Il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha riferito oggi al Senato del Repubblica sullo stato della sicurezza nel paese e delle misure contro il terrorismo.
In aula di Palazzo Madama per larga parte vuota (solo 21 senatori presenti), Alfano ha esposto le cifre finora raggiunte nell’attività di prevenzione: “Da gennaio 2015 ad oggi sono 102, tra cui 8 imam (due negli ultimi due giorni), i soggetti evidenziati per radicalizzazione o sostegno ideologico alla jihad ed espulsi”.
Secondo i numeri forniti, sono stati 160.593 i controlli su persone sospette, 549 gli arresti, mentre sono gli 884 indagati a piede libero e 2.859 le perquisizioni su soggetti ritenuti contigui all’estremismo religioso.
Alfano ha poi espresso la sua posizione per il futuro: “Bisogna separare chi prega da chi spara: un conto è la preghiera, un conto è l’assassinio. Non si può escludere il rischio zero, ma la nostra attività è finalizzata a comprimere il rischio. Comunque ci riteniamo soddisfatti di quanto fatto finora, anche perché abbiamo un corpus di leggi molto efficace”.