Una folla oceanica composta da centinaia di migliaia di fedeli si è radunata al santuario di Czestochowa, il cuore spirituale della Polonia, per la messa che il papa ha celebrato in occasione del 1050/o anniversario del paese. Un evento storico, condito anche da un piccolo incidente per Francesco che, salendo sul palco, è inciampato cadendo a terra (VIDEO).
Nel pomeriggio, altro appuntamento importante per Bergoglio, a Cracovia, dove lo hanno atteso (nonostante la pioggia) oltre 600 mila giovani per la messa di questa sera, alla presenza di migliaia di vescovi e sacerdoti e delle più alte autorità del paese, celebrata in latino e polacco.
Per raggiungere il luogo delle celebrazioni, Francesco è salito su un tram ecologico (con i colori del Vaticano) ribattezzato il “Tram del Papa”, dal quale ha salutato la folla a bordo strada: “Gesù Cristo è qualcosa che si compra? Ma certo che no: è un dono del Padre, che ci spinge ogni giorno ad alzare lo sguardo e sognare in grande e in alto. Mi addolora incontrare giovani che sembrano pensionati prima del tempo. Non si getta la spugna prima di iniziare la partita”.
“Dio non mantiene le distanze, ma è vicino e concreto, sta in mezzo a noi e si prende cura di noi, senza decidere al posto nostro e senza occuparsi di questioni di potere”, ha detto Papa Francesco nell’omelia di questa mattina. “Il Vangelo odierno – ha sottolineato Francesco – riprende questo filo divino che attraversa delicatamente la storia: dalla pienezza del tempo passiamo al ‘terzo giorno’ del ministero di Gesù e all’annuncio dell’ora della salvezza”.
“Il tempo si restringe, e la manifestazione di Dio avviene sempre nella piccolezza. Così avviene ‘l’inizio dei segni compiuti da Gesù’ a Cana di Galilea. Non c’è un gesto eclatante compiuto davanti alla folla, nemmeno un intervento che risolve una questione politica scottante, come la sottomissione del popolo al dominio romano“.
Il Papa poi prosegue: “Avviene invece, in un piccolo villaggio, un miracolo semplice, che rallegra lo sposalizio di una giovane famiglia, del tutto anonima. Eppure, l’acqua cambiata in vino alla festa di nozze è un grande segno, perché ci rivela il volto sponsale di Dio, di un Dio che si mette a tavola con noi, che sogna e compie la comunione con noi”.
“Ci dice – ha sottolineato il Papa – che il Signore non mantiene le distanze, ma è vicino e concreto, sta in mezzo a noi e si prende cura di noi, senza decidere al posto nostro e senza occuparsi di questioni di potere. Predilige infatti farsi contenere in ciò che è piccolo, al contrario dell’uomo, che tende a voler possedere qualcosa di sempre più grande“.
“Essere attratti dalla potenza, dalla grandezza e dalla visibilità è tragicamente umano, ed è una grande tentazione che cerca di insinuarsi ovunque; donarsi agli altri, azzerando le distanze, dimorando nella piccolezza e abitando concretamente la quotidianità, questo è squisitamente divino”, ha aggiunto il Santo Padre.
Queste, invece, le parole ai giovani del Cardinale Bagnasco, presente anche lui alla giornata mondiale della Gioventù: “Di fronte alla violenza degli ultimi tempi che lasciano attonita, la risposta siete voi: bisogna rispondere con un supplemento grandioso di amore e di generosità”.