La Normandia e tutta la Francia si stringe dopo i fatti di Rouen, dove il parroco di Saint-Etienne-du Rouvray, Jacques Hamel, è stato brutalmente ucciso da due attentatori che avrebbero agito in nome del’Isis.
Sul fronte sicurezza, sarà una giornata ricca di incontri per il presidente francese, Francois Hollande, che si consulterà con i rappresentanti dei maggiori culti religiosi in Francia, tra cui la CRC, la conferenza dei rappresentanti dei culti che riunisce tutte le principali religioni presenti su suolo transalpino.
Nel frattempo il Consiglio di sicurezza e difesa ha annunciato una nuova ripartizione delle forze militari nelle province , mentre nel pomeriggio è in programma il Consiglio dei ministri. A tal proposito, Hollande si è visto costretto rimandare per la seconda volta il viaggio diplomatico in Repubblica Ceca (annullato dopo la strage di Nizza).
In mattinata, invece, il capo dello Stato Mattarella ha pronunciato un lungo discorso in cui si fa il punto della situazione estera: “Sembra davvero che il demone della violenza si sia nuovamente diffuso in Europa. La violenza che proviene dall’interno della società si può combattere soltanto con un forte senso di solidarietà. Bisogna rispondere con serietà alle minacce, ma dobbiamo impedire che la paura ci vinca. Non possiamo consentire che il nostro Paese entri nell’età dell’ansia. Nei momenti di crisi profonda un grande Paese ha il dovere di essere unito, per infondere forza e fiducia”.
Queste invece le parole di Abu Mazen, presidente della Palestina, che in una lettera si rivolge a Papa Francesco:“A nome dello Stato di Palestina e del popolo palestinese, e a nome mio personale, condanno la vile ed odiosa azione terroristica e qualsiasi giustificazione si osi dare in nome della religione a questi atti contro l’umanità”.