I Center for Diseaes Controleuropei (Ecdc) hanno pubblicato una mappa interattiva con i casi di Zika registrati in Europea nel 2016. Questi dati serviranno per monitorare un’eventuale progressione dopo i Giochi Olimpici che si terranno a Rio a partire dal 5 agosto.
Sono 1048 i casi di Zika documentati in 18 paesi nell’Unione Europea nel 2016. Il paese con più segnalazioni, si legge nella mappa, è la Francia, che ha riportato 616 casi, seguita dall’Olanda con 63 e dall’Italia con 52. Nel 4% dei casi ad essere infetta era una donna incinta. Come già specificato, il 99,2% dei pazienti ha contratto il virus viaggiando nei paesi colpiti, mentre i restanti contagi sono avvenuti per trasmissione sessuale.
“I viaggiatori che tornano da aree con una trasmissione in corso – ricorda l’Ecdc -, dovrebbero usare il preservativo per almeno 8 settimane dopo il rientro. Se in questo periodo si manifestano i sintomi di Zika si dovrebbero considerare l’astinenza o il sesso sicuro per almeno sei mesi”.
Anche se è arrivata la notizia di un bambino affetto da microcefalia nato in Spagna, i ricercatori dicono che in Europa non è attualmente presente la zanzara Aedes Aegypti, considerata il vettore principale del virus, ma c’è la Aedes Albopictus, la cosiddetta “zanzara tigre”, che potrebbe essere una fonte di trasmissione, anche se molto meno efficace.