Polizia Germania
Proseguono le indagini sull’attentato di Monaco di Baviera, in cui sono morte 10 persone (tra queste l’attentatore, poi suicidatosi) nella giornata di venerdì 22 luglio. Iniziano in queste ore anche le procedure di identificazione delle vittime.
Dopo ore di indagini e rilevamenti, arriva notizia dalla Farnesina che non vi sono connazionali né tra le vittime della strage né tra i feriti: questo il primo riscontro della unità di crisi disposta dal Ministero degli Esteri. Continuerà nei prossimi giorni il supporto agli italiani presenti sul territorio e i turisti che attendono di ritornare in patria.
Nel frattempo, Monaco di Baviera prova a riprendersi: la circolazione veicolare è stata riaperta (seppure con grandi controlli ai varchi autostradali), mentre per strada si vedono sporadicamente dei passanti; il clima di paura è ancora forte e il consiglio della polizia è di rimanere in casa.
“Siamo sconvolti e ancora impressionati”, ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel dopo aver espresso “grande cordoglio”. La Merkel ha poi promesso che si arriverà alla verità su quanto accaduto: “Scopriremo cosa c’è esattamente dietro questo atto. Lo Stato farà di tutto per garantire la sicurezza e la libertà di tutte le persone in Germania”.
Queste le parole del ministro degli interni tedesco Thomas de Maiziere: “Le indagini continuano a ritmo serrato. Sappiamo che l’autore si era interessato alle stragi precedenti e non c’è alcun indizio di legame con il terrorismo internazionale. Abbiamo trovato materiale che indica l’ossessione omicida del killer. La prevenzione spettava alla famiglia e ci sono indizi che il giovane era stato vittima di bullismo”. Poi la conferma: in tutto il Paese domani le bandiere sventoleranno a mezz’asta.