Sabato 23 luglio, i voli sui cieli italiani saranno regolari. É il verdetto di una convulsa giornata, al termine di un braccio di ferro tra governo e sigle sindacali del settore. Ben 14 erano le proclamazioni di sciopero (tra queste le compagnie Alitalia e Meridiana e i controllori di volo Enav), poi revocate nella tarda serata di venerdì.
In precedenza era arrivato lo stop senza appelli del Tar del Lazio all’ordinanza con la quale il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio aveva differito ad altra data lo sciopero proclamato per sabato dai sindacati dei controllori di volo (Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt, Ugl-ta Anpcat, Unica e Fata-Cisal).
“La motivazione dell’atto non appare idonea a rappresentare ragioni eccezionali, tali da consentire una limitazione del diritto di sciopero“, si legge nel decreto del Tar, adottato su ricorso di uno dei sindacati. Le parole del ministro Delrio: “Era giusto fare tutto il possibile per evitare problemi di ordine pubblico e assicurare i diritti costituzionalmente garantiti ai cittadini”.
Nelle ultime ore però la situazione è cambiata drasticamente. Le sigle sindacali hanno infatti ritirato lo sciopero, a seguito della circolare del ministro dell’interno Alfano ai prefetti, con la richiesta di adottare “con urgenza i provvedimenti necessari perché il traffico aereo si svolga con regolarità”.