Che l’incontro con una società di lobbying da parte di Luigi Di Maio potesse suscitare polemiche e accuse, anche interne al M5S, era più che prevedibile. Ma ciò che adesso rischia di diventare una vera grana politica per il membro del direttorio grillino è il discutibile e sgraziato riferimento ad una presunta “Lobby dei malati di cancro“.
“Al peggio non c’è mai fine, inqualificabile. Di Maio parla di lobby dei malati di cancro”, scrive Francesca Puglisi. Stefano Vaccari rincara: “Di Maio inqualificabile. Si scusi subito per aver accusato i malati di cancro di essere una lobby. Vergogna”. Infine le parole al vetriolo di Mauro Del Barba: “Parlare di lobby dei malati di cancro e’ davvero indecente. Di Maio si vergogni”.
Di Maio aveva infatti scritto su Facebook: “Io non ce l’ho con le lobbies. Esiste la lobby dei petrolieri e quella degli ambientalisti, quella dei malati di cancro e quella degli inceneritori. Il problema è la politica senza spina dorsale, che si presta sempre alle solite logiche dei potentati economici decotti”.
Quindi il post “riparatore” con tanto di accuse agli acerrimi nemici del Pd: “Sono dispiaciuto che a causa delle mie affermazioni, strumentalizzate ad arte dal Pd, le associazioni dei malati di cancro siano finite in una becera polemica politica”. Il vicepresidente M5S della Camera aggiunge: “A loro sento di dover chiarire il senso delle mie parole e di un accostamento (“lobby degli inceneritori” e “lobby dei malati di cancro”) che può essere apparso infelice”.
“In Parlamento ci sono portatori di interessi negativi – prosegue Di Maio – come quelli degli inceneritori, e portatori di interessi positivi, come quelli appunto delle associazioni dei malati di cancro, che devono poter dialogare con le istituzioni affinché il Parlamento approvi leggi a favore del loro diritto alla salute. Le loro sollecitazioni e indicazioni sono preziose per noi portavoce. Mi scuso se le mie parole sono risultate offensive“.