“Sebbene l’Isis abbia rivendicato gli attacchi di Orlando, Magnaville, Nizza e Wurzburg, nessuno dei quattro sembra essere stato pianificato, logisticamente sostenuto o eseguito direttamente dall’Isis” lo scrive Europol nell’analisi degli attacchi dei “lupi solitari”. In nessun caso, dunque, può essere stabilito un legame certo con lo Stato Islamico.
“Non ci sono prove – sta scritto – che l’attentatore di Nizza si considerasse un membro Isis”. L’Europol tiene a sottolineare che si è detto che “si era radicalizzato in poco tempo e aveva consumato propaganda Isis prima dell’attacco”, così come a Wurzburg i media hanno detto che nella stanza del terrorista c’era una bandiera del Califfato fatta a mano. Per l’Europol l'”affiliazione al gruppo non è chiara” così come le rivendicazioni.
I cosiddetti “lupi solitari” hanno spesso dei “problemi mentali” ha scritto l’Europol. Ad una “porzione significativa di foreign fighters sono stati diagnosticati problemi mentali prima di unirsi all’Isis”.
L’agenzia sottolinea come sia difficile individuare e impedire gli attacchi dei lupi solitari e come questa sia la tattica preferita dall’Isis e da Al-Qaeda. Entrambi i gruppi hanno, infatti, sollecitato i musulmani residenti in Occidente a organizzare e attuare attentati, come testimoniano i molteplici videomessaggi e post sul web.