Maxi operazione congiunta di polizia e carabinieri questa mattina all’alba a Frosinone. Trentasei gli arresti, 29 in carcere e 7 ai domiciliari.
Durante le perquisizioni sono state trovare numerose armi da fuoco. L’organizzazione criminale si avvaleva anche di ragazzi di 14 anni per fare da ‘vedette’ e da ‘corrieri’.
#Squadramobile Frosinone @_Carabinieri_ operazione #antidroga 36 arresti. minori anni 14 utilizzati per lo spaccio pic.twitter.com/mPD2yUVOIk
— Polizia di Stato (@poliziadistato) 19 luglio 2016
L’indagine è iniziata casualmente dopo l’arresto di una insospettabile donna di 65 anni, avvenuta nel luglio del 2012, trovata in possesso di tre etti e mezzo di cocaina. Da lì gli investigatori sono partiti per ricostruire tutta la filiera dello spaccio: dai laboratori per confezionamento e spaccio, a ben sette diverse reti di distribuzioni, i depositi di armi. Un giro d’affari da decine di migliaia di euro ogni giorno.
La banda gestiva anche una vera e propria piazza di spaccio ‘modello Scampia’, con un supermarket della droga in funzione 24 ore su 24 con vedette, portoni blindati e la turnazione dei pusher ‘stipendiati’. Due uomini si dedicavano allo spaccio in altri comuni: Veroli, Boville Ernica, Monte San Giovanni Campano e Ripi.
Un’altra rete di spaccio era invece affidata a otto famiglie di rom residenti in città, che usavano le loro case come centrali di spaccio. L’organizzazione riforniva poi stabilmente alcuni spacciatori di medio calibro che si rifornivano di hashish e cocaina per poi gestire autonomamente i propri traffici.