Il capostazione Vito Picarreta di Andria respinge le accuse in merito ad una presunta dell’alterazione fatta a penna sul registro di partenza del treno che si è poi scontrato con quello che viaggiava sullo stesso binario e proveniva da Corato, nel disastro ferroviario del 12 luglio in Puglia.
Non sarebbe stato lui, dunque, l’artefice dell’alterazione così come ha assicurato ai pm di Trani. Lo riferisce l’avvocato Leonardo De Cesare. Quanto scritto sotto la modifica fatta a penna sul registro non è leggibile.