La Corte d’appello ha confermato la condanna a dieci anni ad Andrea Balsano, giudicato colpevole dell’omicidio di Aldo Naro, il giovane neolaureato in Medicina ucciso, nel febbraio 2015, all’interno della discoteca Goa, di Palermo.
Regge, dunque, l’impianto accusatorio che aveva portato alla condanna di primo grado, già motivata dal Tribunale per i minorenni. La sentenza è di fine maggio, ma la notizia si apprende solo adesso.
Il legale della difesa, l’avvocato Maurizio Di Marco ricorrerà in Cassazione, convinto, invece, che si sia trattato del tragico epilogo di una rissa.
Secondo l’accusa sferrare con tutta la forza che si ha un calcio alla testa a qualcuno che si trova indifeso per terra significa mettere nel conto di poterlo uccidere. Questa la motivazione per cui era stato condannato Balsano.
Nonostante l’aggravante dei futili motivi, all’imputato erano state concesse delle attenuanti perché è incensurato e ha collaborato con i magistrati. Balsano, infatti, ha ammesso di avere sferrato il calcio mortale anche se ha sempre sostenuto che non voleva uccidere.