“Palermo è Rosalia. Rosalia è Palermo“. Un’appartenenza che è fortemente radicata, ma che spesso viene dimenticata e portata in trionfo solo una volta l’anno, in cui tutti i palermitani si scoprono devoti, religiosi, profondamente fedeli.
Perché è vero alla “Santuzza” si dedica una solo giorno, fastoso, grandioso, con i fuochi d’artificio, ma le preghiere che le vengono rivolte sono continue e il 15 luglio è un giorno di festa che i palermitani non perdono da ormai quasi 400 anni.
Quello del 2016 è il 392esimo Festino di Santa Rosalia: organizzato per il secondo anno consecutivo da Agave spettacoli di Andrea Randazzo, con la direzione artistica di Lollo Franco, quest’anno si nutre di tradizione e innovazione, e proprio il corteo sarà la sintesi degli intenti del direttore artistico.
“Il festino di Santa Rosalia appartiene alla città e ad ogni palermitano. In questa edizione – ha spiegato Lollo Franco – il tema scelto dall’amministrazione comunale fa riferimento alla valorizzazione del percorso Arabo-Normanno riconosciuto dall’UNESCO Patrimonio Mondiale per l’Umanità e alle tradizioni e alla cultura popolare in occasione del centenario di Giuseppe Pitrè, il grande studioso il cui immenso lavoro si intreccia col tempo di oggi, come a perpetuare l’idea di una cultura dello spettacolo che supera i limiti del tempo. Tutto ciò sposa la mia storia di artista per avere sempre dato lustro al teatro ‘popolare e di ricerca delle tradizioni’ che ha accompagnato la mia carriera di attore, regista, organizzatore di grandi eventi e per la grande conoscenza del territorio palermitano e della storia della nostra città”.
Un Festino, quindi, di grande tradizione ma anche di grande innovazione a partire dalla ideazione del carro che si ispira al carro del Pitrè sviluppandosi in altezza, un carro ricco di decori: Triumphus lucis ma che stupirà per la sua caratteristica di scomposizione-composizione: infatti è stato pensato di creare una nuova struttura che partendo dal carro-madre si arricchirà di nuove costruzioni di elementi scenografici per dare vita a un nuovo carro.
Il fulcro della settimana di festeggiamenti è il corteo finale del 14 luglio che prevede le quattro fermate tradizionali, con altrettanti momenti di spettacolo. Prima tappa in Cattedrale, interamente illuminata fa da cornice alla danza verticale di tre ballerine dei Cafelulé. Segue la tappa ai Quattro Canti con il tradizionale saluto e l’omaggio floreale del sindaco alla Santuzza, all’urlo di “Viva Palermo! Viva Santa Rosalia!”. Anche qui danze e giochi di luce con i Kitonb Project.
Si arriva in piazza Marina, dove si tiene un’ulteriore performance di danza in sospensione della compagnia Cafelulé sulle note dei Kaiorda precede l’ultimo momento del corteo, quando il carro varca Porta Felice per poi fermarsi al Foro Italico in attesa dei tradizionali fuochi d’artificio. I fuochi quest’anno sono durati 15 minuti in più (circa 45 minuti in totale), e il pubblico è stato coinvolto direttamente con la distribuzione di tantissimi palloncini luminosi.
Rivincita, libertà purificazione. Fede, festa, preghiera. Tutto questo e tanto altro è Santa Rosalia. E dal giorno seguente sarà di nuovo attesa, di nuovo speranza.