Ricevi una telefonata, senti uno strano rumore dall’altra parte e sei morto, o meglio un morto vivente. La tecnologia non ha mai fatto così paura. Arriva al cinema “Cell”, firmato da Tod Williams (Paranormal Activity 2) con John Cusack, Samuel L. Jackson e Isabelle Fuhrman, tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King (edito in Italia da Sperling & Kupfer).
Siamo a Boston, la vita scorre tranquilla fino al preciso istante in cui i cellulari iniziano a squillare e un misterioso impulso annienta la volontà di chi risponde al telefono, trasformando le persone in creature sanguinarie. Da Londra a Roma, da Sydney a Rio de Janeiro solo in pochi restano misteriosamente immuni alla più grande epidemia mai rappresentata sullo schermo.
Immune al virus è Clay Riddell (John Cusack), un disegnatore che ha abbandonato la famiglia per inseguire i suoi sogni, che ci mette un po’ a capire cosa sta succedendo. Ma una volta capita la tragedia, ha una sola voglia: rivedere il figlio adolescente. Nel cercare di mettere ordine al caos, Clay Riddel sarà affiancato da Tom McCourt (Samuel L. Jackson) e la giovanissima Alice (Isabelle Fuhrman).
Il film ha avuto una lunga gestazione: ci sono voluti tre anni per trovare un distributore e ben sette perché la sceneggiatura di King trovasse i giusti produttori.
I protagonisti di Cell, John Cusack e Samuel L. Jackson, si ritrovano a lavorare insieme per la seconda volta all’adattamento di un romanzo di King, dopo”1408″.