Novanta indagati, 21 misure cautelari, di cui otto eseguite: è questo il bilancio dell’operazione della Polizia di frontiera di Venezia e Verona, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo di Venezia, che ha smantellato due distinte organizzazioni italo-albanesi che facevano emigrare persone clandestinamente attraverso l’Italia, per raggiungere la Gran Bretagna.
La maxioperazione della Polizia di frontiera di Venezia e di Verona è cominciata all’alba di mercoledì 13 con arresti e perquisizioni in varie città del Veneto, coordinate dalla Procura antiterrorismo di Venezia. L’operazione è a carico di cittadini italiani, albanesi e britannici ritenuti responsabili a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione illegale.
Gli accertamenti hanno permesso di disarticolare due distinti gruppi che agivano al fine di reclutare centinaia di cittadini albanesi e kosovari da far entrare illegalmente nel Regno Unito attraversando le frontiere negli aeroporti e porti di Italia, Austria, Francia, Germania, Irlanda, Polonia, Portogallo e Spagna. I due gruppi avevano basi logistiche in Veneto, a Londra e in Albania.
Per far passare le frontiere ai migranti, le due organizzazioni usavano carte d’identità in bianco rubate in uffici comunali in varie regioni o fornite da giovani in cambio di denaro. In molti casi utilizzavano anche la tecnica del c.d. «swapping», ossia della sostituzione della carta d’imbarco e del cambio, all’ultimo momento, del gate per un volo con destinazione diversa.
Per far entrare i migranti in Gran Bretagna venivano organizzate anche false comitive di tifosi al seguito di incontri di calcio, come nel caso della partita Manchester-Roma del settembre 2014, con le persone all’aeroporto di Nizza camuffate con sciarpe e magliette della squadra italiana.
I trafficanti hanno, tra l’altro, organizzato nel 2014 una finta comitiva di tifosi, formata da albanesi e pregiudicati trevigiani, muniti di sciarpe, magliette della tifoseria e trombe per assistere alla partita di calcio di Champions League tra Manchester e Roma.
Gruppo che però è stato bloccato all’aeroporto di Nizza dalla polizia francese su segnalazione dei colleghi italiani. Per essere sicuri di raggiungere Londra, l’organizzazione aveva messo in pratica anche la tecnica dello swapping: il viaggiatore si presentava all’imbarco con il passaporto e il biglietto di viaggio per l’Albania ma una volta superato il controllo di frontiera, all’ultimo istante, si imbarcava su un volo per la capitale inglese esibendo un documento falso e un altro biglietto di viaggio. All’indagine hanno collaborato l’ambasciata e il consolato britannico oltre alle polizie di Francia e Albania.