Renzi conferma: “Entro l’anno addio a Equitalia” |Cambierà la modalità di pagamento delle multe

di Egidio Villa

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Renzi conferma: “Entro l’anno addio a Equitalia” |Cambierà la modalità di pagamento delle multe

| martedì 12 Luglio 2016 - 12:04

“Entro l’anno arriverà il decreto che cambierà il modo di concepire il rapporto tra fisco e cittadini – ha detto infatti il premier” Matteo Renzi ha confermato, stamattina, quanto annunciato nei mesi scorsi ovvero che entro la fine del 2016 gli italiani potranno dire addio a Equitalia.

“Equitalia non ci sarà più: il che non vuol dire che le multe non si pagano più, ma cambierà il come. Confermo: entro l’anno bye bye Equitalia”.

“Abbiamo fatto interventi significativi ma vedo che alcune realtà sono in sofferenza: le famiglie, i pensionati con 650 euro al mese, le partite Iva, gli artigiani, tutti temi su cui dobbiamo fare di più e sono la priorità dentro i vincoli Ue”, ha aggiunto rispondendo ad una domanda di un ascoltatore di Rtl 102.5.

L’annuncio dell’imminente ‘fine’ di Equitalia ha fatto scattare la protesta. I dipendenti si sono mobilitati per dire ‘no’ alla riapertura della negoziazione per il rinnovo del contratto. Ci sono state assemblee dei lavoratori che hanno fermato gli sportelli nelle prime ore del mattino che saranno replicate nelle prossime settimane.

“La sospensione del lavoro è stata preannunciata, ed attuata – si legge in una nota congiunta dei sindacati del settore riscossione e tributi – per potere dibattere fra colleghi in merito alle prospettive del settore a seguito delle preoccupanti dichiarazioni politiche che preannunciano a breve la fine di Equitalia, e della conseguente, e grave posizione delle Direzioni delle aziende del settore che, dopo 6 anni di blocco contrattuale deciso per legge, oggi negano comunque spazi di contrattazione”.

“Con l’iniziativa di riforma attualmente allo studio, e con le attuali posizioni del management aziendale le lavoratrici ed i lavoratori del settore – si legge – si vedono negato il riconoscimento della dignità del loro lavoro e della loro professionalità, che pure in altri momenti viene giustamente riconosciuta, quando periodicamente si decide di chiedere risultati sempre più sfidanti e difficili”.

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