Il ministro dell’economia, Pier Carlo Padoan, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa in merito alla situazione delle banche italiane ed eventuali provvedimenti per arginare le sofferenze, poco prima della riunione dell’Eurogruppo a Bruxelles con i 19 ministri dell’economia dell’Eurozona.
Il ministro ha affermato: “Il governo italiano sta lavorando per predisporre, e in parte già lo ha fatto, strumenti precauzionali che, come dice la parola, saranno usati solo se necessario: Ovviamente i risparmiatori saranno salvaguardati dal governo. L’Italia manterrà i contatti con le istituzioni europee. Sono stupito sinceramente di quanto apparso sui giornali. Le banche italiane ed europee non sono all’ordine del giorno di Eurogruppo ed Ecofin”.
In questo senso, da Piazza Affari (+1,21% – 16.260 punti) arrivano segnali di fiducia per gli istituti di credito: Mps ha chiuso in rialzo del 7,08% (0.299). Male, invece, Unicredit che ha ceduto il 3,10% (1.847), mentre Mediobanca è stabile a 5.3 (+0,19%). Bene Unipol, +4,20% (2.28), Intesa Sanpaolo, +2,27 (1.8), Banca Popolare Emilia Romagna (+5% – 3.15)
Attenzione al tema e solidarietà alla situazione italiana è stata espressa da Michel Sapin, ministro delle finanze francese: “Oggi è una preoccupazione per il governo italiano, quella di prendere le misure necessarie per ristabilire la fiducia nell’insieme del sistema bancario italiano. Credo sia nostro dovere essere solidali, le regole vanno applicate con intelligenza”.
La posizione del ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble: “Sappiamo quali sono le regole per gestire le difficoltà delle banche e questa è la cosa più importante; non dobbiamo speculare prima di avere i risultati”.
La linea di gran parte dell’eurogruppo, invece, è improntata alla cautela, ritenendo che “disfare le regole non sarebbe saggio”. Il 29 luglio, l’Eba pubblicherà gli esiti degli stress test sulle banche; 5 quelle italiane: Mps (ad alto rischio Bail In, cioè il rifinanziamento del capitale attingendo alle risorse interne, in parte anche dei propri correntisti), Unicredit, Intesa, Banco popolare e Ubi Banca.