Queste le pagelle della finale del torneo preolimpico di Torino tra Italia e Croazia:
Hackett: – 7,5 : Ennesima prova di intensità difensiva ma soprattutto disciplina; per tutta la partita paga problemi di falli ma lui non casca nella trappola del fisico croato e trascina gli azzurri in transizione.
Datome – 7 : Cuore di capitano; dopo un preolimpico da incubo, lui continua ad aspettare la partita ed i canestri arrivano. Fino alla sua uscita per falli è lui il migliore marcatore della squadra. Encombiabile.
Gallinari – 6,5: É il faro dell’Italia, in un certo senso anche troppo. In grande spolvero a rimbalzo, sono superlative le sue giocate in attacco, ma spesso poco costruite; quando esce per 5 falli, la sua assenza in fase offensiva diventa un macigno.
Gentile – 5 : Partita energica. Messina gli chiede solidità in difesa e lui la sfodera con grande personalità. Forza diversi possessi in attacco, ma è nel suo stile. La prima palla persa nel supplementare è grave ma può succedere; la seconda no. Peccato, ma 5 palle perse sono troppe.
Belinelli: – 6: Il Beli raggiunge la sufficienza in virtù dello status di miglior marcatore azzurro (18 punti 38 minuti), ma pesa sul suo voto la gestione al pari di Gentile dei palloni finali (anche lui troppe palle perse, ben quattro).
Bargnani – 5 : Messina lo lancia in quintetto sperando di trovare qualità in attacco. Il mago purtroppo esce rapidamente dalla partita: in difesa non è in grado di reggere.
Aradori – 6 : Ennesima partita dalla panchina, ennesima prova di supporto alla causa; straordinaria la sua tripla fuori ritmo, ma è l’unico guizzo di una partita che come al solito si fonde sulle piccole cose.
Melli – 7,5: Come Hackett, il suo apporto alla panchina è fondamentale per apporto in difesa (ottimo tenuta da centro tattico) e attacco (magica la sua capacità di essere sempre presente a rimbalzo ed eludere il tagliafuori). Anche lui ha problemi di falli, ma fa il possibile.
Cusin : 6,5: una prima parte di partita di difesa mostruosa con stoppate e scivolamenti difensivi contro le ali. Quando sale l’intensità, Messina prefersice il quintetto piccolo.
Tonut – s.v. :Gettato nella mischia per sopperire ai problemi di falli, gioca complessivamente 1 minuto di gioco. Troppo poco per dire qualsiasi cosa.
Cervi e Poeta non entrati
Messina voto 6,5 : Cerca sempre l’equilibrio nel proprio quintetto, compie la scelta dolorosa ma giusta di togliere Bargnani nel momento di massima intensità. La sua difesa ha retto, ma stavolta l’attacco non è riuscito a confezionare l’impresa.