Il referendum sulla Brexit non si rifarà. A confermarlo è la decisione del governo britannico di bocciare la proposta sostenuta da una raccolta firme in rete.
La proposta (avviata da William Oliver Healey e che ha raggiunto oltre 4 milioni di sostenitori) chiedeva di procedere a una seconda consultazione dal momento che, con una partecipazione sotto il 75%, i sì sono stati inferiori al 60%, attraverso una legge di di tipo retroattivo.
Il Foreign Office britannico (dopo la doverosa discussione in Parlamento al superamento delle 100 mila firme) ha respinto tale ipotesi, visto che la normativa vigente non fissa soglie minime per affluenza, né per il risultato delle urne.