Sono tre gli arrestati per una presunta truffa ai danni della Camera di Commercio di Napoli. Le indagini della polizia tributaria hanno quantificato il danno economico in 1,2 milioni di euro.
Secondo l’accusa gli indagati, gli imprenditori Paolo e Vincenzo Longobardi e Raffaele Ottaviano, legati all’associazione Unimpresa, avrebbero beneficiato dei fondi destinati alla tutela dei mercati e alla promozione dell’impresa per scopi personali, favorendo società a loro vicine.
Gli indagati avrebbero presentato falsa documentazione, dichiarando che i fondi dirottati sarebbero invece serviti al finanziamento di 60 progetti – che in realtà non hanno mai visto la luce – promossi dalla camera di commercio. Tra i progetti “La legalità come investimento nella promozione dello sviluppo territoriale”, “Codice per la legalità delle piccole e medie imprese”, “I costi dell’illegalità e la lotta alla criminalità organizzata”.
“È stata riscontrata – scrive la Procura in una nota – l’assoluta assenza di controlli svolti dalle competenti strutture o, addirittura, la consapevole complicità di alcuni infedeli dipendenti camerali”.
Le indagini, condotte dal Nucleo di polizia tributaria dirette dal colonnello Giovanni Salerno e coordinate dal pm Giancarlo Novelli con il procuratore aggiunto Alfonso D’Avino, hanno rilevato altri quattro indagati oltre ai tre imprenditori già arrestati. Il Gip fisserà l’interrogatorio di garanzia, poi la difesa valuterà se impugnare l’ordinanza davanti al tribunale del riesame.