L’Iraq sempre più nella morsa del terrorismo islamico. A nord di Baghdad, capitale recentemente colpita da un attentato che ha causato la morte di 292 persone, l’Isis è tornato a colpire con tre attacchi suicidi che hanno fatto strage vicino alla città di Balad, al mausoleo sciita Sayid Mohammed bin Ali al-Hadi.
Il bilancio è drammatico: almeno 35 persone sono rimaste uccise, 60 feriti, ma la situazione potrebbe aggravarsi nelle prossime ore. Il mausoleo si trova nella provincia di Salahuddin, a maggioranza sunnita. L’imam sciita Moqtada al-Sadr, che guida un movimento oltranzista e filo-iraniano, ha ordinato alle sue milizie di circondare il mausoleo.
Secondo quanto si apprende, uno degli attentatori si è fatto esplodere al mercato davanti all’ingresso del mausoleo attorno alla mezzanotte, ma la zona era molto affollata per via del caldo terribile che spinge la gente a uscire soltanto la sera tardi. Un secondo kamikaze è stato abbattuto dalle forze di sicurezza prima che riuscisse ad azionare la cintura esplosiva.
Non si sa se il terzo kamikaze sia riuscito a farsi saltare. Durante l’attacco sono stati lanciati anche alcuni razzi, dalle campagne attorno alla città, dove operano cellule di terroristi. La provincia di Salahuddin è stata quasi interamente riconquistata nel corso del 2015, ma alcuni villaggi sunniti rimangono sotto il controllo degli islamisti.