I più piccoli ormai tendono a passare molto tempo chini sui tablet o sui computer (ancora prima di iniziare a lavorare): cosa comporta questo per la loro salute?
Il presidente dell’Associazione Oftalmologica Italiana (Soi), Antonio Mocellin, recentemente intervistato dal Corriere della Sera, usare questi strumenti digitali può condurre, in caso di predisposizione individuale, allo sviluppo della miopia infantile e all’alterazione della naturale postura della colonna vertebrale, con conseguenti problematiche alla schiena che si potrebbero protrarre nel corso degli anni.
Lo sanno bene gli adulti di oggi, che per lavoro molto spesso sono costretti a passare più di 8 ore davanti al pc. Il fenomeno però per quanto riguarda i più piccoli deve essere ancora analizzato con attenzione perché non esiste al momento uno storico sufficiente per delineare i pericoli e i danni per la salute dell’utilizzo di questi strumenti.
Sta di fatto però che i cosiddetti “nativi digitali” nella loro vita trascorreranno più tempo chini su questi dispositivi e probabilmente nei prossimi anni saremo in grado di stabilire quali sono le conseguenze di questo comportamento reiterato.
Gli esperti dicono che il primo segnale su cui fare attenzione è la persistenza del mal di testa: potrebbe essere la conseguenza sia di problemi alla vista che alla schiena. Bisogna sempre tenere la giusta distanza tra cocchi e schermo, pari a 50-70 centimetri, e assicurarsi di fare delle pause tra una sessione di navigazione e l’altra.
E magari ogni tanto posare il tablet e leggere un buon libro.