Blitz della polizia turca all’alba di oggi in covi di 16 sospetti militanti dell’Isis a Istanbul, dopo l’attacco che martedì sera ha ucciso 44 persone all’aeroporto Ataturk.
L’esercito turco ha annunciato di aver ucciso sabato 2 presunti membri dell’Isis di nazionalità siriana, mentre cercavano di attraversare il confine con la Siria.
Almeno 13 le persone fermate. Diversi raid sono stati condotti anche in 4 quartieri di Smirne, sulla costa egea, portando al fermo di altri 9 sospetti membri dello Stato islamico. Nelle loro abitazioni sono stati trovati 3 fucili e diversi documenti che li legherebbero al Califfato in Siria.
L’esercito turco ha annunciato di aver ucciso, sabato, 2 presunti membri dell’Isis di nazionalità siriana mentre cercavano di attraversare il confine con la Siria. Uno dei 2 era ricercato in Turchia perché sospettato di preparare attacchi kamikaze ad Ankara o ad Adana, nel sud del Paese.
Nel pomeriggio è arrivata, invece, la presa di posizione del ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu: “Il terrorismo non fa distinzione; anche noi non dobbiamo fare distinzioni fra terroristi. Dobbiamo lasciare da parte i doppi standard. Non possiamo cambiare la nostra legge antiterrorismo. In futuro, forse, quando le condizioni cambieranno, potremo fare qualche passo in questo senso”.
Immediata la risposta dell’Unione Europea: “Lavoriamo insieme alle autorità turche per assicurare un elemento di proporzionalità, in modo che persone come giornalisti e professori, che esprimono in modo non violento le loro opinioni, non vengano incarcerate o accusate sulla base di una legge antiterrorismo”.
La foto diffusa dal quotidiano turco Hurriyet.