Ventiquattro persone, ritenute affiliate al clan messinese Giostra, sono state arrestate, nel corso di un’operazione congiunta carabinieri e polizia di Messina. L’operazione denominata ‘Totem’ ha interessato le provincie di Messina, Catania, Enna, Mantova e Cagliari, con ordinanze di custodia cautelare in carcere per 20 soggetti, 3 ordine di custodia cautelare e 1 obbligo di presentazione alla p.g..
Le accuse mosse agli arrestati sono associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori, estorsione, detenzione illegale di armi, esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa, corse clandestine di cavalli e maltrattamento di animali e altro, aggravati dalle modalità mafiose.
Nel corso delle indagini è stata scoperta la complicità di un amministratore giudiziario, Giovanni Bonanno, che avrebbe permesso ai membri del clan Giostra di Messina la gestione di imprese confiscate nel 2012. In particolare sarebbero stati gestiti lo stabilimento balneare “Al pilone” e la società di distribuzione di videopoker e raccolta dei proventi del gioco “Eurogiochi”. Anche un manager, Antonio D’arrigo, si sarebbe occupato della discoteca “Il Glam” e di alcuni stabilimenti balneari, tutti riconducibili alla famiglia anche se intestati a soggetti insospettabili.
Tra i coinvolti c’è anche Pietro Gugliotta, di 55 anni, vicepresidente del Messina calcio che è stato posto ai domiciliari. Le forze dell’ordine stanno cercando ancora una persona che non è reperibile.
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la mafia va abbattuta