A poche ore di distanza dall’attentato di Istanbul, si moltiplicano le reazioni del mondo politico internazionale, a partire dalle dichiarazioni rese dal presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan.
Il presidente turco afferma: “Le bombe esplose oggi a Istanbul sarebbero potute esplodere in ogni aeroporto in ogni città del mondo. Chiediamo al mondo, e in particolare ai paesi Occidentali, di assumere una posizione determinata contro il terrorismo”. Erdogan ha ribadito il proprio impegno contro il terrorismo ed ha espresso le proprie condoglianze alle vittime e alle loro famiglie.
Di ieri notte, al termine del Consiglio Europeo, la dichiarazione del premier Matteo Renzi, che ha preferito rilasciare solo un messaggio di cordoglio: “Siamo stati raggiunti dalla notizia durante il vertice, eventi di questo tipo a maggior ragione confermano la necessità di una risposta forte e coesa; sentimento di vicinanza profondo al governo e al popolo turco”.
La posizione è stata condivisa da tutti i leader d’Europa è affidata al presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk, che ha espresso le condoglianze per gli attentati.
A commentare subito l’accaduto era stato anche il mistico degli esteri Paolo Gentiloni, presente all’Onu, per l’elezione nel Consiglio di Sicurezza: “Gli attentati negli aeroporti sono una minaccia alla sicurezza che non possiamo più tollerare, un orrore senza fine. Abbiamo ottenuto successi come mai prima contro l’Isis, e lo Stato Islamico è in ritirata, ma nonostante questo e forse proprio per questo il terrorismo moltiplica i suoi attacchi. L’impegno deve moltiplicarsi”.