La Camera dei Deputati ha approvato con voto di fiducia il decreto legge 59/2016, relativo alle norme sugli indennizzi per gli obbligazionisti delle quattro banche in default (Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti) e lo snellimento delle procedure esecutive e concorsuali.
L’aula (dopo diverse proteste e accuse delle opposizioni di “arroganza istituzionale”) ha approvato con 336 voti favorevoli (Pd, Ap e gruppo misto), 178 i contrari (M5S, Lega, Si, Fi, Fdi, Cor).
Il decreto regolamenta il c.d. patto marciano (che permette alla banca di prendere possesso del bene posto a garanzia del credito nel giro di pochi mesi, senza passare dalle aste giudiziarie), ma riconosce all’imprenditore anche tre mesi di tempo aggiuntivi per saldare l’inadempimento in caso di importo già restituito pari all’85% o superiore
Il decreto istituisce il rimborso automatico dell’80% per gli obbligazionisti colpiti dalla risoluzione delle quattro banche coinvolte, a patto che abbiano un patrimonio inferiore a 100mila euro o un reddito personale complessivo non superiore ai 35mila euro. Il tempo a disposizione per fare richiesta di rimborso e ottenerne la erogazione, inoltre, viene ampliato da 4 a 6 mesi.