Pasqualino Folletto, l’uomo che ha confessato di aver ucciso la tabaccaia di Asti, Maria Luisa Fassi, è stato condannato a 30 anni di carcere in primo grado di giudizio dal tribunale di Asti. La richiesta del pubblico ministero era l’ergastolo.
A Folletto (che ha optato per il rito abbreviato) sono state concesse le attenuanti generiche e riconosciuta l’aggravante della crudeltà. La legale della difesa Silvia Merlino conferma il ricorso in appello “dopo aver letto le motivazioni che usciranno a fine settembre”.
Lo stesso legale della difesa ha confermato l’entità delle provvisionali: 250 mila euro per ogni familiare, più 75 mila alla sorella della vittima. Il legale di parte civile definisce, invece “congrua” la sentenza, ribadendo però che nessuna decisione potrà lenire il dolore delle famiglie o restituirgli Maria Luisa. Di fatto ormai l’ergastolo non c’è più”