Jack Miller ha vinto il Gran premio d’Olanda di MotoGP, sul circuito di Assen, in una giornata da tregenda viste le condizoni meteo davvero avverse. Per il pilota australiano è la prima vittoria della carriera in classe regina, ottenuta precedendo Marc Marquez (sempre più leader del mondiale) e Scott Redding.
La gara era stata dominata dai 4 piloti italiani (Rossi, Dovizioso, Petrucci e Iannone), caduti uno dopo l’altro a causa della pioggia dopo la ripartenza. Lorenzo, invece, salva un gran premio da dimenticare con il decimo posto, dopo essere stato anche ventesimo.
La gara è stata condizionata da un improvviso scroscio di pioggia prima e durante la gara. Alla partenza, Rossi e Dovizioso confermano le posizioni di testa, mentre enormi sono le difficoltà di Lorenzo, che non riesce a rimontare dalla 12esima posizione.
A sorprendere sono le Ducati, le più veloci in pista sul bagnato: Iannone è sesto dopo essere partito ultimo (penalità per l’incidente di Montmelò), Petrucci si sbarazza delle Honda ed è quarto, Hernandez approfitta delle gomme morbide da bagnato ed è addirttura in testa.
Quello del colombiano è pero un fuoco di paglia: le sue gomme si sono usurate (la pista si sta asciugando) e Rossi guida l’inseguimento alla testa della corsa, con Petrucci in rapido recupero. Nel frattempo Lorenzo è precipitato in 17esima posizione.
Poi la sorpresa: riprende a diluviare e lo scarto con Hernandez torna ad aumentare; stavolta è Dovizioso a guidare l’inseguimento, mentre le velocità in pista precipitano; il pilota ufficiale Ducati svernicia il dottore in rettilineo e lo stacco in poche curve. Poi il colombiano, incalzato da Dovizioso, cade a curva 1: in testa ci sono quattro piloti italiani: Dovizioso, Rossi, Petrucci e Iannone. Lorenzo è 20esimo.
13 giri alla fine: ora ad Assen è il diluvio. Iannone cade, ma poi riparte, mentre infuria il duello fra Petrucci e Rossi e dalle retrovie riviene anche la Ducati di Scott Redding. Petrucci si sbarazza di Rossi e Dovizioso e vola in testa alla corsa, ma pochi metri dopo viene esposta la bandiera rossa (condizioni davvero ai limiti di sicurezza).
Alcuni piloti esultano, ma c’è incertezza sulla prosecuzione della corsa: gara conclusa al 14esimo giro (l’ultimo completato) oppure nuova ripartenza (con tutti i distacchi neutralizzati)? Si opta per una nuova ripartenza, con Dovizioso, Petrucci e Rossi a guidare la classifica.
Marquez prova a inserirsi nel terzetto, mentre nelle retrovie continuano le difficoltà di Lorenzo e Pedrosa e Crutchlow scivolano e si ritirano. Rossi si prende la prima posizione su Dovizioso; prima il ducatista scivola rovinosamente, poi a cadere è anche Valentino Rossi.
In testa ora c’è il duo Marquez – Miller, ma l’australiano si prende maggiori rischi, supera lo spagnolo e se ne va in fuga a 5 giri dalla fine. Marquez al contrario di Rossi e le Ducati, non vuole cadere e non gli si può assolutamente dargli torto. L’australiano può andarsi a prendere la vittoria
(Foto da Instagram: @jackmilleraus)