L’ha sostenuta, ne ha tessuto le lodi fin dal primo giorno della sua candidatura, ne ha festeggiato la vittoria insieme agli altri militanti del M5S. E tutto ciò nonostante la crisi che l’ha diviso dalla moglie in questi ultimi mesi. Andrea Severini, compagno di Virginia Raggi, il nuovo sindaco di Roma, ha appena pubblicato una lettera sul suo blog, indirizzata proprio alla sua dolce metà. “Sei il primo sindaco donna della storia di Roma! Ti rendi conto? Quello che ho sempre saputo si è realizzato. Che gioia e che emozione, ho pianto di felicità. Quante volte ti ho detto che ti vedevo bene come sindaco e che ero sicuro che ce l’avresti fatta?”.
Parole ricche di emozione, ma che si scontrano con quanto ammesso dalla Raggi un mese fa circa a Vanity Fair. “Sì, sono in crisi con mio marito da diverso tempo. Io e Andrea stiamo attraversando un momento difficile da diverso tempo, ma non ne voglio parlare. Si tratta della mia vita privata. Non ho alcuna relazione esterna al matrimonio“. Nelle parole del compagno, regista radiofonico e militante del M5S, si legge malinconia, ma al contempo speranza. “Sono 21 anni che ti conosco, ora per noi è un momento difficile è inutile nasconderlo, ma io sarò sempre accanto a te. Cercherò di proteggerti il più possibile anche da lontano”.
Il testo completo della lettera di Andrea Severini a Virginia Raggi
Con suo marito, Virginia Raggi condivide la passione per la politica, ma anche dieci anni di matrimonio e un figlio di sei. Un’unione spezzata dalla relazione della Raggi, secondo Dagospia, con l’ex consigliere Daniele Frongia, collega del Movimento. La neoeletta ha smentito le voci, che in realtà non hanno ancora trovato conferma. Ma sarà il tempo a dare tutte le risposte. “I partiti hanno cercato in tutti i modi di ostacolarti – ha concluso Severini, dopo un excursus sulle esperienze politiche della compagna – hanno cercato di tirarti giù e cercato di far apparire te e il movimento uguale aloro. Fango su di te, su di noi e sulla nostra vita. Non ci sono riusciti, hanno preso una sonora lezione”.