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Malasanità, non diagnosticano un tumore |Muore una bambina: due arresti

Caso di malasanità in una struttura privata di Casal di Principe (Caserta) e scattano due arresti. A finire in manette marito e moglie che ebbero in cura per due anni una bambina senza accorgersi che era affetta dal tumore che la uccise.

Sono ai domiciliari con l’accusa di omicidio colposo: la donna è accusata anche di esercizio abusivo della professione medica, poiché affiancava il coniuge, pediatra, nella struttura sanitaria privata che è stata sequestrata.

I due coniugi sarebbero responsabili della morte anche di un’altra bimba di 4 anni. La piccola di tre anni, invece, morì nel 2014 all’ospedale Santobono di Napoli per un neuroblastoma al quarto stadio.

Gli indagati rispondono di omicidio colposo, abusivo esercizio di una professione, violazione dei sigilli, falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità e sostituzione di persona.

Il medico pediatra ebbe in cura dal maggio del 2011 la bambina che all’epoca aveva tre mesi. Nonostante le ecografie praticate, decise di seguire la patologia solo con antinfiammatori.

Nel settembre 2013, i genitori si presentarono nuovamente al Centro sanitario ma furono di nuovo rimandati a casa “colpevoli”, secondo i medici indagati, di riservare troppe attenzioni sulla loro bambina.

La piccola fu quindi portata al Santobono di Napoli dove fu riscontrata la presenza di una grande massa tumorale. La piccola è rimasta in cura un altro anno in ospedale ma non ce l’ha fatta.

Angelica Serrai

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Angelica Serrai
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