Sono 21 le persone arrestate dai carabinieri nelle province di Caserta, Napoli, Salerno, Vercelli ed Asti, al termine di un’indagine contro la criminalità organizzata. I fermati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di ricettazione, detenzione e porto in luogo pubblico di armi da sparo, cessione di armi, alterazione di armi anche clandestine, commessi in concorso e con l’aggravante del metodo mafioso.
L’organizzazione si procurava, modificava e occulatava armi che erano a disposizione del sodalizio criminale. Gli indagati sono accusati di aver agevolato il clan “dei casalesi” gruppo Fava-Mastroianni operante nel territorio di Santa Maria Capua Vetere. Le indagini, spiega la Dda, condotte su quell’area hanno avuto inizio nel settembre del 2013 a seguito della collaborazione di Pasquale Fava ed hanno permesso di cristallizzare le condotte contestate e realizzate dagli affiliati del citato clan camorristico.
il gip del locale Tribunale ha contestato, ben 16 episodi relativi al porto e detenzione abusiva di armi, 4 cessioni illegali di armi ed un episodio relativo ali’alterazione delle caratteristiche balistiche di un fucile.
Le indagini hanno permesso di rinvenire e sequestrare nel settembre 2013: un fucile calibro 12 a canne mozze; l pistola calibro 38 e circa 110 colpi d’arma da fuoco.