Per la prima volta dopo 90 anni l’Italia registra una diminuzione del tasso demografico sul territorio nazionale. Secondo i dati Istat, aggiornati al 31 dicembre 2015, sono 60.665.551 i residenti in Italia, 130mila in meno rispetto al 2014.
Le cause di questo avvenimento sono da ricercarsi nell’emigrazione degli italiani insoddisfatti dal tenore di vita nel nostro Paese (nell’ultimo anno sono stati circa 147 mila gli emigrati) a fronte della diminuzione degli immigrati giunti sul territorio nazionale (sono 11.716 stranieri approdati in Italia nell’ultimo anno), e nella diminuzione del tasso di natività (nel 2015 si registra circa mezzo milione di neonati). Anche il tasso di mortalità è in aumento, secondo le ultime rilevazioni sono circa 647mila i decessi avvenuti lo scorso anno, 50.000 in più rispetto al 2014.
Le rivelazioni demografiche indicano che in Italia risiedono 60 milioni 665.551 di persone, di cui più di 5 milioni di stranieri (l’ 8,3% dei residenti a livello nazionale). È significativo il numero di italiani nati all’estero: più di 20mila nel 2014 e circa 25mila (dato stimato) nel 2015. Anche l’età media della popolazione si è innalzata fino a raggiungere i 44,7 anni.
Sono circa 200 le nazionalità presenti nel nostro Paese: per oltre il 50% (oltre 2,6 milioni di individui) si tratta di cittadini comunitari. La cittadinanza maggiormente rappresentata è quella rumena (22,9%) seguita da quella albanese (9,3%).