Dopo la sua esperienza come giudice a The Voice, Emis Killa lancia il suo tormentone per l’estate dal titolo “Cult”. Il singolo anticipa il suo nuovo album di inediti. Ecco di seguito il testo, mentre in testa all’articolo trovare il video.
A 15 anni andai giù al mare
E andai fuori per una ragazza
Il suo ex mi guardò male
E feci pugni come Rocky in piazza
Un passante ci riprese
con la voce non con la webcam
E solo io so quante ne ho prese ma
Ma tutto questo era un cult
Non era un gioco comunicare
prima che il Nokia fosse un supertrend
Andavo in centro per chiamare
Da una cabina come superman
Per me Milano era come New York
Sui sedili arancioni di un tram
Ci torno adesso, rimpiango e penso che
Tutto questo era una cult
Andava sempre così
Dal lunedì al venerdì
La stessa gente, di tasca niente
Però era meglio di un film
Poi Tyson
Stallone Hulk Hogan Van Damme
Mi guardo adesso, rimpiango e penso che
Tutto questo era un cult
Era di moda andare a ballare
All’acquafan o al Cocoricò
Musica alta e cambi locale
Poche parole come Robocop
Il fisico delle impennate
Giovani folli come Peter Pan
Ci penso spesso e mi accorgo adesso che
Tutto questo era un cult
Certe pellicole da panico
Carlito e il finale drammatico
Di Caprio morto nell’Atlantico
Tony Montana col kalashnikov
Milioni spesi dentro un Pungiball
Ci sono i baracconi in città
E forse non l’ho avuto
Tutto ciò che ho chiesto ma
Ma tutto il resto era un cult
Andava sempre così
Dal lunedì al venerdì
La stessa gente, di tasca niente
Però era meglio di un film
Lupin, MacGyver e Batman
Streetfighter, Tekken e Batman
Mi guardo adesso e rimpiango e penso
che tutto questo era un cult
tutto questo era un cult
tutto questo era un cult
tutto questo era un cult
tutto questo era un cult
Si stava meglio sconosciuti senza paparazzi
Quando ancora a Milano giravo in scooter
rispetto ai macchinoni, Marzio ha sempre preferito i taxi
Non ce lo vedo De Niro che fa driver per Uber
I superman moderni stanno sul computer
Zero Kriptonite
Oggi è la vita vera che li uccide
La concorrenza del rap non è più mite
Ce n’è sempre uno pronto a farti il culo
Come l’uomo tigre
Se penso a come girava il mondo vent’anni fa
Che per giocare ai videogame dovevo andare al bar
La solitudine accompagna anche le superstar
Finisce che parli con l’auto come supercar
Andavo da Blockbuster i film di serie A
I Ghostbuster, Lo Squalo, Jurassic Park
Mi sentivo in paradiso in quel luna park
Perché oggi è chiuso, tempo scaduto,
Niente più cult
Andava sempre così
Dal lunedì al venerdì
La stessa gente, di tasca niente
Però era meglio di un film
Mi guardo adesso e rimpiango e penso
che tutto questo era un cult