“Stefano Cucchi è stato vittima di tortura come Giulio Regeni“. È l’accusa del procuratore generale Eugenio Rubolino nella sua requisitoria al processo d’appello bis per la morte del geometra romano 32enne.
Durante l’udienza davanti alla terza Corte d’assise d’appello, alla presenza della sorella Ilaria e del suo avvocato Fabio Anselmo, il pg ha anche detto che: “I medici che lo hanno avuto in cura al ‘Pertini’ sono responsabili di omicidio colposo; per loro, nessuna attenuante generica“.
“Il ragazzo è stato pestato, ucciso quando era in mano dello Stato – ha affermato Rubolino -, ucciso da servitori dello Stato in camice bianco. Occorre restituire dignità a Stefano e all’intero Paese. Bisogna evitare che muoia una terza volta. Quell’ospedale – ha detto – per Stefano è stato un lager. Il giovane viene privato anche del pane in quanto celiaco. Si è nutrito con acqua. Arriva bradicardico e per questo dovevano da subito fare qualcosa; invece, non viene neanche monitorato”.