Emergono nuovi particolari dall’ordinanza del gip Paola della Monica, in merito all’omicidio di Sara Di Pietrantonio. La ragazza, una settimana prima del delitto, sarebbe stata maltrattata dall’ex Paduano.
Il fatto risale tra il 21-22 maggio scorso e sarebbe avvenuto davanti al nuovo fidanzato di Sara.
“Ho chiesto e intimato a Sara di salire in auto e parlare con me, io penso che finita una relazione non debba finire il rispetto di una persona così ho preso Sara per un braccio ed l’ho fatta entrare in auto”, ha dichiarato Paduano al gip.
Il procuratore aggiunto Maria Monteleone ed il sostituto Maria Gabriella Fazi hanno disposto accertamenti, compresi quelli gps, per ricostruire i movimenti dell’indagato, al fine di verificare se oltre alla bottiglietta di alcool Paduano avesse con sè anche altro liquido infiammabile.
La guardia giurata ha giustificato il possesso di alcool con l’intento di incendiare l’auto del fidanzato di Sara. Tra gli atti dei magistrati ci sono testimonianze relative al tono minaccioso di sms e di mail inviati da Paduano alla sua ex. Tutto ciò rafforza la convinzione da parte degli inquirenti che l’omicidio sia stato premeditato.
“Volevo spaventarla. Sono un mostro” ha detto Paduano spiegando: “Non ho colpito Sara. Ho acceso la sigaretta. Eravamo vicini, stavamo continuando a discutere, c’è stata una fiammata. Me ne sono andato. Mi vergognavo”.