“Lampedusa è la porta d’Europa e la base per un ponte tra i continenti. L’isola ha offerto a chi è arrivato, e la sente come seconda patria, il volto migliore dell’Europa”. Sono queste le parole proferite dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, appena giunto a Lampedusa. Al suo arrivo è stato accolto da centinaia di bambini con palloncini tricolori.
Il capo dello Stato ha visitato la Porta d’Europa, vicino al porto della maggiore delle Pelagie, si è fermato per alcuni istanti davanti alla scultura dell’artista Mimmo Paladino, ha inaugurato il Museo della fiducia e del dialogo per il Mediterraneo e ha deposto una corona di fiori al molo Favarolo.
È stato accompagnato dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano, dal ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini e dal sindaco Giusy Nicolini.
“La vera ragione per cui sono qui è quella di dire ai lampedusani che l’Italia è orgogliosa di Lampedusa” ha detto Mattarella. “Il senso di umanità e di civiltà che continuano a manifestare è straordinariamente amorevole” ha aggiunto.
“L’Italia e l’Europa sono riconoscenti a Lampedusa per le vite salvate, per accoglienza, per la prima assistenza. Lampedusa ha offerto alle persone che sono approdate qui il volto migliore d’Europa” detto il capo dello Stato.
Mattarella ha anche incontrato la poliziotta che si è presa cura della piccola bimba africana, Favour, di nove mesi arrivata sola sull’isola, la cui madre è morta nella traversata del Mediterraneo. Durante il suo discorso il presidente della Repubblica aveva definito la bambina “necessariamente italiana”.
Foto e video dal sito del Quirinale.