“Strangolamento suicidario”. Sono questi i primi esiti dell’autospia comunicati dal pm milanese, Antonio Cristillo, titolare dell’indagine sulla morte della stilista 37enne, Carlotta Benusiglio, trovata impiccata a un albero di piazza Napoli, a Milano.
Al momento, dunque, non vi sarebbero elementi a supporto della tesi dell’omicidio: “Non ci sono ferite o segni di violenza sul corpo”.
L‘esito dell’autopsia completa non è ancora noto perchè mancano i risultati delle perizie tossicologiche e genetiche che sono state disposte per capire se la donna abbia ingerito qualche medicinale o altre sostanze tossiche e se vi siano materiali organici sul corpo appartenenti ad altre persone.
I piedi della donna toccavano a terra, ecco perché gli inquirenti indagano sul suo passato battendo tutte le piste possibili, tra tutte una complicata relazione amorosa avuta in passato.
La Benusiglio, infatti, era legata a un giovane con precedenza di tossicodipendenza. Gli amici e i parenti raccontano che tra loro i litigi e gli scontri fisici erano frequenti, diverse le corse all’ospedale e le denunce. Sembra inoltre che i due si fossero visti anche l’ultima sera prima della morte della giovane.
Ma i familiari di Carlotta non credono all’ipotesi del suicidio: “Non credo assolutamente che mia sorella si sia suicidata. Non lo avrebbe mai fatto e soprattutto, vista la riservatezza, mai a due passi da casa, usando un albero in una piazza – ha detto la sorella Giorgia – Per assurdo avrebbe potuto farlo usando il soppalco. Io e la mia famiglia vogliamo la verità. Del fidanzato non voglio parlare, noi eravamo contrari per precisi motivi alla relazione”.