Una decisione storica e che farà da discutere. Il congresso straordinario dell’Aiba (la federazione internazionale del pugilato) ha votato l’apertura del torneo olimpico di boxe ai professionisti con 84 voti favorevoli su 88.
L’apertura vale per tutti i pugili iscritti all’Aiba e dunque prevede che il torneo olimpico si disputi in forma mista, con dilettanti e professionisti inseriti in tabellone, suddivisi solo per peso. In questo modo si spera di dare maggiore visibilità al pugilato olimpico, una delle discipline rimasta finora solo dilettantistica.
Le critiche e le perplessità non mancano: forza fisica, preparazione dei pugili dilettanti sono diverse da quelle dei professionisti (anche se molti atleti dilettanti sostengono di avere un netto vantaggio di tecnica sui professionisti di oggi); per non parlare dell’aspetto burocratico: la riforma (varata a soli pochi mesi dai giochi) vale solo per l’Aiba, non per le sigle professionistiche più famose (Wbo, Wba, Wbc e Ibf), che già hanno minacciato sanzioni in caso di cambi di codice da parte dei propri atleti.