È un Renzi autocritico e motivato quello che oggi ha parlato, a Milano, agli studenti. “Cambiare l’Italia è una responsabilità che toglie il respiro ma questo – dichiara – è il modo che ho scelto per essere me stesso. Se decidessi di votarmi sulla base di quello che leggo sui giornali non mi voterei. Sono tacciabile di arroganza ma è quello che penso quando leggo i giornali”.
Il premier ha annunciato che il governo intente introdurre “il principio anglosassone dei due soli mandati e io conto di arrivare al massimo a febbraio 2023. Dopo sarò libero cittadino, io devo cambiare il Paese e non un ufficio”.
“Se vinciamo il referendum un politico su tre va a casa, per questo sono tutti contro di me”, ha continuato il premier che si è soffermato poi sul numero dei parlamentari “abbiamo troppi politici in Italia, la riduzione dei politici in Italia è la priorità per essere credibili fra voi”. Gli attuali 900 potrebbero essere ridotti con la riforma costituzionale che sarà sottoposta a referendum in autunno e Renzi invita a “darmi una mano. Poi se la prossima volta volete mandarmi a casa, va bene, si chiama democrazia”.
Dobbiamo “riportare l’Italia a essere in Europa protagonista – ha proseguito -, per dire che noi vogliamo fare quello che serve alla nostra economia, alla nostra agricoltura e a creare posti lavoro. Ma c’è un problema. Vogliamo per un periodo di tempo mettere da parte le divisioni politiche, di colori e fare uno sforzo tutti insieme, perché quando si va in Europa ci si va con la forza del Paese, perché gli altri fanno così”.