I Carabinieri hanno eseguito 33 fermi nei confronti di soggetti accusati a vario titolo di associazione di tipo mafioso, nonché dei delitti di estorsione, rapina, furto, illecita detenzione di armi, intestazione fittizia di beni e trasferimento fraudolento di valori aggravati dal metodo mafioso. Durante l’operazione denominata ‘Black cat’ si è proceduto anche al sequestro preventivo imprese riconducibili ai sodalizi mafiosi, per un valore di circa 1,5 milioni di euro.
L’operazione, che ha colpito i mandamenti di Trabia e San Mauro Castelverde, ha consentito di avere cognizione degli assetti di vertice di Cosa Nostra, nonché delle interlocuzioni con gli esponenti apicali delle famiglie limitrofe. Sono stati, inoltre, documentati numerosi reati intimidatori che consentivano ai mafiosi di controllare il territorio.
I NOMI E LE FOTO DEGLI ARRESTATI
Per il mandamento di Trabia, il vertice era ricoperto da Diego Rinella, affiancato da Michele Modica, capo famiglia di Trabia, nella gestione operativa degli affari illeciti e nei rapporti con le dipendenti famiglie mafiose di Cerda, Caccamo e Termini Imerese.
Per il mandamento di San Mauro Castelverde, al vertice c’era da Francesco Bonomo, che aveva rapporti con le famiglie mafiose di San Mauro Castelverde, Polizzi Generosa e Lascari.
Sono quattro le estorsioni ricostruite: la prima ad un imprenditore titolare di concessioni edilizie per la costruzione di alcune villette in contrada “Sant’Onofrio” di Trabia; la seconda ad un’impresa edile impegnata nei lavori per la realizzazione di un istituto scolastico a Termini Imerese; la terza ad un’impresa, aggiudicataria dei lavori di riqualificazione dell’ex cinema “Trinacria” del comune di Polizzi Generosa ed infine la quarta nei confronti di una ditta edile aggiudicataria di un appalto pubblico, per un importo complessivo di circa trecentomila euro, per la ristrutturazione di un immobile denominato “Ex Carcere”, nel comune di Castelbuono.