Quasi un milione e mezzo di cittadini dovrà restituire il bonus degli 80 euro. Il perchè? È stato calcolato erroneamente o meglio c’è una discrepanza tra il calcolo effettuato dal Ministero di Economia e Finanza sui redditi del 2014 e i redditi di questi ultimi anni. L’errore spesso non è stato corretto dal contribuente che avendo ricevuto il 730 precompilato non avrebbe adeguato in maniera corretta gli importi.
A sollevare la questione, con un’interrogazione parlamentare a novembre e una seconda a marzo, era stato il vicepresidente della Camera, in quota Forza Italia, Simone Baldelli.
Il bonus spetta a quanti hanno un reddito compreso tra gli 8mila e i 26mila euro. La richiesta la presentano i datori di lavoro, che devono determinare la spettanza del credito e il relativo importo sulla base dei dati reddituali a loro disposizione ma può capitare che le imprese commettano un errore o che i dati reddituali a loro disposizione siano insufficienti e così il bonus è arrivato anche ai lavoratori sotto la soglia degli 8mila euro di reddito o sopra il limite dei 26mila euro. In pratica deve restituire il bonus il 12,5% di quanti lo hanno percepito: un caso su otto.
Ma il caso di restituzione da parte dei lavoratori non è solo quello spiegato sopra; riguarda anche i lavoratori che hanno commesso errori nell’indicare bonus e detrazioni in sede di compilazione dei redditi; e infine quelli che non avendo corretto opportunamente il 730 precompilato inviato dall’agenzia delle entrate si trovavano a percepire il bonus senza averne effettivo diritto.