Il prossimo 5 giugno, sono chiamati ad eleggere i nuovi sindaci e consigli comunali 13,4 milioni di italiani.
I seggi elettorali saranno aperti dalle ore 7 alle 23 (in Friuli-Venezia Giulia dalle 8 alle 22) e gli eventuali ballottaggi sono previsti per il 19 giugno.
I Comuni chiamati al voto il 5 giugno sono 1.343, dei quali 149 con più di 15mila abitanti e 1.194 con meno. Tra questi sono 25 i capoluoghi, tra cui 7 di Regione e rispettivamente: Bologna, Milano, Roma, Torino, Trieste, Napoli e Cagliari.
Per quanto riguarda i Comuni fino a 15 mila abitanti, si vota con una sola scheda, dove saranno indicati i nomi dei candidati sindaco e delle liste. Votando il singolo sindaco si vota automaticamente la lista che lo sostiene. Le preferenze che si possono esprimere sono 2 (un uomo e una donna oppure viceversa, pena l’annullamento della 2° preferenza) tra i candidati presenti nella lista del sindaco votato.
Per quanto riguarda i Comuni sotto i 5mila abitanti si può esprimere soltanto una preferenza e vince il candidato sindaco che ottiene il maggior numero di voti. Si va al ballottaggio in caso di parità, mentre se dovesse esserci ulteriore parità viene automaticamente scelto il candidato più anziano. Viene eletto il primo cittadino, due terzi dei seggi vanno alla lista che lo appoggia, mentre i restanti vengono ripartiti in maniera proporzionale tra le rimanenti liste.
Per quanto riguarda, infine, i Comuni con più di 15 mila abitanti, si vota sempre con una sola scheda, sulla quale saranno presenti i nomi dei candidati sindaco oltre ovviamente alle liste che li appoggiano.
Chi si recherà alle urne potrà votare tracciando un segno sul nome del sindaco, votando esclusivamente per il candidato e non per le liste collegate; oppure tracciando un segno sul simbolo di una lista, votando la lista e il candidato sindaco che appoggia; e ancora tracciando un segno sul nome del candidato sindaco e un altro segno sul simbolo di una lista collegata; e infine, tracciando un segno sul simbolo di una lista e un altro segno sul nome di un candidato sindaco non collegato alla lista votata (voto disgiunto).
Nel caso in cui si vota una lista, le preferenze che si possono esprimere sono 2 (sempre soggetti di genere diverso e appartenenti alla medesima lista).
Si elegge il candidato sindaco che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (il 50% più 1). Qualora nessuno dovesse superare tale soglia, i 2 candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti vanno al ballottaggio. Vince chi, al secondo turno, ottiene il maggior numero di voti.