Il virus Zika continua a dividere la comunità scientifica internazionale. Se da un lato centoventicinque tra scienziati, medici, bioeticisti hanno indirizzato una lettera al direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Margaret Chan, per chiedere di cambiare la data la data dei Giochi Rio, dagli Usa arrivano rassicurazioni.
“Non ci sono ragioni di salute pubblica per cancellare le Olimpiadi di Rio. I pericoli non sono alti, se non per le donne in stato di gravidanza”, ha detto Thomas Frieden, direttore dei Centers for Disease Control, organismo di controllo della Sanità americana.
I Giochi sono in programma dal 5 al 21 agosto in quello che è a tutti gli effetti un Paese ‘epicentro’ dell’epidemia di infezioni trasmesse dalla zanzara. Si stima che siano in arrivo in Sudamerica almeno 10.500 atleti, più 4.350 per le Paralimpiadi, oltre a 500.000 turisti.
“Vogliamo che venga aperto un dibattito trasparente sui rischi legati alla manifestazione prevista in Brasile – ha replicato Arthur Caplan, bioeticista della New York University – e ogni caso, se i Giochi si faranno, si sia almeno avuta una discussione franca fra esperti indipendenti”. La partita resta ancora aperta.