Attore, regista, autore e anche fotografo, difficile etichettare compiutamente un grande artista come Giorgio Albertazzi. Morto a 92 anni, sino all’ultimo ha dimostrato di essere l’interprete più imprevedibile della scena italiana e internazionale.
Nato a Fiesole, debuttò con Luchino Visconti al Maggio Musicale Fiorentino in ‘Troilo e Cressida’ di Shakespeare. Dal 2003 al 2008 diresse il Teatro Argentina di Roma e nel 2007 sposò la nobildonna Pia de’ Tolomei. Nel 2009 al Teatro Ghione fu interprete di Lezioni Americane di Italo Calvino, e al Teatro Greco di Siracusa di Edipo a Colono di Sofocle.
Nello stesso anno, per Rai 2, registrò una lettura della Divina Commedia fra le rovine del centro storico dell’Aquila. Ma a rimanere impresso nella memoria collettiva c’è sicuramente il suo memorabile Amleto (1964), regia di Franco Zeffirelli.
Per due mesi rimase in programmazione all’Old Vic di Londra e fu vincitore del Challenge al Théatre de Nation di Parigi. Con il film ‘L’anno scorso a Marienbad‘ vinse il Leone d’Oro a Venezia nel 1961.
Il suo Enrico IV dei primi anni ’80 rappresentò un punto di svolta per il teatro italiano, tanto che si può parlare di “prima” e “dopo” Enrico IV.
Il suo ‘Puccini – Sprechgesang‘, per la regia di Giovanni De Feudis, fu anche un tributo ad Albertazzi: ambedue divorati dall’amore per la vita, per le donne, per l’estetica e soprattutto ambedue toscani.
Nel 2014 sorprese tutti partecipando alla decima edizione di Ballando con le stelle su Rai 1, diventando il concorrente più anziano di tutte le edizioni internazionali del programma. Nella stagione 2014-2015 il Teatro Ghione ha ospitato il suo ultimo spettacolo: ‘Il mercante di Venezia’ insieme a Franco Castellano.