14 imprenditori sono finiti in manette a Napoli in seguito ad un traffico illecito di rifiuti, che andava avanti ormai da alcuni mesi: si parla di oltre 250mila tonnellate di rifiuti smaltiti illecitamente in due cave nel cuore della Terra dei Fuochi (San Severino e la Neos).
Il tutto era possibile grazie alla collaborazione di professionisti che truccavano e falsificano analisi e documenti così da poter smaltire illecitamente il pattume speciale all’interno di siti non autorizzati.
I materiali venivano inoltre illecitamente miscelati con la pozzolana, miscuglio che veniva venduto come una materia prima a diversi impianti per l’edilizia civile: la realizzazione di cemento e mattoni di bassissima qualità avrebbe fruttato circa 1 milione di euro di risparmio.
Sono in tutto 39 gli indagati, tra imprenditori e proprietari di cave: 14 sono finiti in manette, 4 hanno l’obbligo di dimora.
L’inchiesta Gatto Silvestro, coordinata dalla distrettuale antimafia di Napoli, è stata realizzata dalla polizia provinciale del capoluogo campano, dal comando carabinieri per la tutela dell’ambiente, Noe di Roma e di Caserta.