Ammonta a circa 6 milioni di euro il valore dei beni sequestrati dalla Dia di Genova e dalla Guardia di Finanza di La Spezia nei confronti dell’imprenditore campano Tommaso Ricci residente a Sarzana (Sp).
Sigilli posti a conti correnti bancari, partecipazioni societarie, fabbricati, automezzi, terreni e di un agriturismo. Ricci è ritenuto responsabile dei reati di usura, tentata estorsione, in concorso, e trasferimento fraudolento di valori.
L’indagine “è scaturita da una pregressa attività di polizia giudiziaria condotta dalla D.I.A. di Genova che, nel 2014, aveva portato all’arresto del pregiudicato Domenico Romeo“, imprenditore spezzino contiguo alla ‘ndrangheta.
Esempi eclatanti delle illecite attività poste in essere da Ricci sono l’acquisizione, da un usurato, di un immobile e di un’attività commerciale senza il riconoscimento di alcun compenso grazie all’impiego di elementi appartenenti alla camorra.
In sostanza “dall’indagine è emerso come il Ricci, da anni, prestasse denaro a persone in difficoltà economiche, che svolgevano attività imprenditoriali e/o artigianali, applicandogli un tasso di interesse del 200% annuo, superando così il c.d. “tasso-soglia”.