È stato arrestato a Bologna il 47enne bosniaco che ha dato fuoco al camper nel quale viveva, all’altezza del Civico 3: si tratta probabilmente dell’esito di un brutto litigio familiare, cosa che accadeva ormai con cadenza giornaliera, secondo quando dichiarato da un residente.
All’interno del mezzo era presente anche la figlia 18enne che, avvertito nella notte il forte odore di alcool, ha cercato di avvisare il padre: l’uomo appartenente all’etnia Sinti però le ha impedito di uscire dalla porta, costringendola a trovare la via di fuga in un finestrino posteriore. La ragazza non ha riportato ferite gravi.
Il 47enne, trovato dagli agenti di polizia a pochi isolati dal camper, ha manifestato la propria innocenza ed estraneità rispetto ai fatti accaduti: tratto in arresto e recluso nel carcere della Dozza, risponderà di tentato omicidio, incendio doloso e danneggiamento. Nel rogo, infatti, è rimasto danneggiato anche un furgoncino appartenente ad un residente.