Dopo mesi di trattative, l’Eurogruppo ha trovato l’accordo per il via libera alla seconda tranche di prestiti da 10,3 miliardi ad Atene. Via libera anche alla ristrutturazione del debito della Grecia e alla partecipazione del Fondo monetario internazionale (Fmi) al terzo programma di assistenza finanziaria.
Rilevante la marcia indietro dell’Fmi che ha alleggerito il debito (onore complessivo per 245 miliardi di euro) anche se non sarà immediato, ma arriverà non prima del 2018, come chiesto dalla Germania. “Non era facile, ma abbiamo voltato pagina insieme”, ha detto il commissario per gli Affari economici, Pierre Moscovici.
“Abbiamo fatto un grande sforzo”, ha ammesso il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem al termine della riunione fiume. Il presidente ha annunciato prima di tutto il via libera alla seconda tranche di aiuti: la prima, da 7,5 miliardi, dovrebbe arrivare a metà giugno.
“L’Eurogruppo si è accordato su un pacchetto di misure che saranno immesse progressivamente, necessarie per raggiungere i target sulle necessità di finanziamento”, ha poi aggiunto. Le prime misure saranno attuate fin da subito, non appena si completerà la prima revisione del programma. Si interverrà sui tempi delle scadenze e sui rischi dei tassi d’interesse”.
Dijsselbloem ha poi spiegato di essere “felice di annunciare che con questo accordo l’Fmi potrà raccomandare al suo board di partecipare al programma greco entro fine anno”. E il rappresentante del Fondo, Paul Thomson, conferma: “Questo pacchetto mette il consolidamento greco su basi solide, abbiamo fatto tanto, il compromesso è stato faticoso per tutti”.