Sono immagini impressionanti quelle ritratte da alcune foto scattate sul Lungarno Torrigiani, tra Ponte Vecchio e Ponte alle Grazie, a Firenze. Una voragine di circa duecento metri e larga sette si è aperta inghiottendo una ventina di auto.
Il cedimento è avvenuto all’alba, attorno alle 6.30. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, non risultano persone coinvolte. A provocare il cedimento è stata la rottura di un grosso tubo dell’acqua.
E proprio la rottura del tubo ha anche causato l’allagamento della voragine. Le vetture cadute all’interno sono state sommerse. Sul posto anche polizia di stato e municipale. Il Lungarno è stato chiuso al traffico.
Intorno alle 11 una porzione della strada di Lungarno Torrigiani è crollata dentro la voragine. Il nuovo crollo riguarda una decina di metri di manto stradale.
“Nessun ferito, ma solo danni: danni pesantissimi” ha dichiarato il sindaco di Firenze Dario Nardella, dopo essersi recato sul luogo. “È una voragine molto seria”, ha detto.
Intanto gli abitanti di due degli antichi palazzi che si affacciano su lungarno sono stati invitati a uscire dalle loro case, ha reso noto il sindaco Dario Nardella.
Il provvedimento è solo a scopo precauzionale, cautelativo e per effettuare al meglio i controlli: dai rilievi di vigili del fuoco e genio civile non risultano al momento infiltrazioni nelle cantine dei due palazzi.
Nel pomeriggio il sindaco di Firenze Dario Nardella ha scritto in un post su Facebook che “Nelle vie vicine a Lungarno Torrigiani abbiamo ripristinato la viabilità e messo in sicurezza la zona, la spalletta è controllata minuto per minuto da un radar speciale e resta stabile. L’acqua è stata dragata tutta – precisa -, una gru sta rimuovendo le auto e presto sarà possibile rientrare nelle case evacuate”.
Il sindaco ha anche sottolineato che se si è trattato di un errore umano “chi ha sbagliato deve pagare”.
Stamattina si è registrata una quasi totale mancanza d’acqua. A secco anche alcuni comuni dell’interland fiorentino, la conduttura era larga circa 70 centimetri.