Dopo il giorno del dolore e della commozione, oggi è quello dell’ultimo saluto a Marco Pannella, storico leader del Partito Radicale morto ieri a 86 anni, dopo una lunga ed estenuante malattia. La camera ardente è stata aperta alle 15,30 a Montecitorio, una scelta avallata dal presidente della Camera Laura Boldrini che parla di “un uomo che ha dato molto al dibattito parlamentare”.
“Marco Pannella era una grandissima personalità, non c’è altro da aggiungere”. Lo ha detto Matteo Renzi uscendo dalla camera ardente alla Camera. Il premier si è intrattenuto a parlare con Rita Bernardini, ex segretaria dei Radicali. “Pannella una volta mi sgridò perché non avevo firmato i referendum sulla giustizia – ha raccontato-. Tra i quesiti, c’era quello sulla responsabilità civile dei magistrati e Bernardini mi ha detto: se li avessi firmati…”.
In migliaia si sono messi in fila per l’ultimo saluto a Marco Pannella. La salma è stata collocata nella sala Aldo Moro di Montecitorio e salutata da politici, militanti radicali, ex esponenti del partito. Ad accogliere gli ospiti, accanto alla bara, c’era Emma Bonino. Presenti anche Rita Bernardini, Sergio D’Elia, il segretario dei Radicali italiani Riccardo Magi e Francesco Rutelli così come Laura Harth che non riesce a trattenere le lacrime per la morte del leader che ha assistito fino agli ultimi istanti della sua vita. Nella sala, tra i tanti arrivati, anche Achille Occhetto, Giorgio Napolitano.
In serata, alle 22, il feretro verrà portato nella sede del Partito Radicale dove passerà la notte, vegliato dagli storici compagni dell’agone politico. Sabato mattina sarà celebrato il funerale laico a Piazza Navona. Domenica, invece, la salma verrà trasferita al cimitero di Teramo, dove sarà tumulata nella tomba di famiglia.
Intanto emergono altri dettagli sulle ultime ore vissute dallo storico leader dei Radicali. Come racconta alla “Stampa” il giornalista Clemente J.Mimun, Pannella ha rivolto le ultime parole affettuose alla sua ex compagna Mirella Parachini, non prima di avere registrato un ultimo messaggio ai militanti del partito: “Ragazzi, niente tristezza. Non mollate mai, sappiate che alla fine abbiamo vinto noi”.
Tra le voci che si levano per salutare il politico, arriva oggi quella del Dalai Lama, che si dice “profondamente dispiaciuto e rattristato”.
È stato reso noto, intanto, che Pannella aveva scritto di suo pugno una lettera a Papa Francesco lo scorso 22 aprile. “Ti voglio bene davvero, tuo Marco”, si legge in fondo alla missiva.
“Caro Papa Francesco, ti scrivo dalla mia stanza all’ultimo piano, vicino al cielo, per dirti che in realtà ti stavo vicino a Lesbo quando abbracciavi la carne martoriata di quelle donne, di quei bambini, e di quegli uomini che nessuno vuole accogliere in Europa. Questo è il Vangelo che io amo e che voglio continuare a vivere accanto agli ultimi, quelli che tutti scartano”. Sono le prime righe della lettera che Marco Pannella aveva inviato al papa il 22 aprile.
“Ho preso in mano la croce che portava mons. Romero, e non riesco a staccarmene” ha scritto Marco Pannella in un post scriptum nella lettera inviata a Papa Francesco e resa nota da Famiglia Cristiana.