Si è chiusa con l’arresto di tre uomini, due italiani e un rumeno, l’indagine della Mobile di Palermo sulla frode internazionale relativa ai sistemi di pagamento elettronici. Gli arrestati erano ricercati dal settembre 2015: “L’operazione ha permesso di individuare e sgominare un’organizzazione criminale, con profili nazionali ed internazionali”, spiegano gli inquirenti.
L’unico obiettivo della banda criminale “era il procacciamento di ingenti somme di denaro – oltre 2 milioni di euro quelli documentati – attraverso l’utilizzo fraudolento dei sistemi di pagamento elettronici”. “L’organizzazione era capace, grazie alla conoscenza di sofisticati tecnicismi informatici, di utilizzare carte di credito clonate da hacker russi“.
Le vittime erano ignari cittadini europei ed americani, venivano quindi fatti confluire fiumi di denaro in conti correnti bancari palermitani. Venivano aperti, “da parte di compiacenti prestanome”, esercizi commerciali ‘fantasma’, muniti di POS, attraverso i quali venivano fatti convergere su conti correnti palermitani, creati ad hoc, cifre di denaro provenienti dall’utilizzo di carte di credito clonate, diffuse sul mercato on line”.
In carcere è finito Sorin Boltasiu 45 anni, residente a Roma. Mentre sono stati sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria Carmine Ametrano, 28 anni e Giancarlo Gregoli, 35 anni.